La SEO non è solo una disciplina tecnica; è una strategia complessa che intreccia analisi, creatività e precisione. Per questo, anche i professionisti più esperti possono cadere vittime di errori che, pur sembrando banali, possono compromettere seriamente il posizionamento di un sito web. Ma c’è una buona notizia: la maggior parte degli errori SEO è risolvibile con il giusto approccio.
Proviamo ad analizzare quali siano gli undici errori più comuni che ostacolano il successo delle strategie SEO, stilando una guida sintetica per identificarli e correggerli.
Targeting Errato delle Parole Chiave
Uno degli errori più frequenti, ma anche più critici, riguarda la scelta delle parole chiave. Molti professionisti, attratti dai volumi di ricerca elevati, concentrano i propri sforzi su keyword generiche e altamente competitive. Tuttavia, questo approccio spesso conduce a una battaglia persa in partenza, specialmente per siti meno autorevoli.
Ad esempio, un nuovo blog che cerca di posizionarsi per la parola chiave “scarpe” difficilmente riuscirà a superare giganti come Amazon o Zalando. La soluzione? Investire in long-tail keywords, frasi più specifiche che riflettono esattamente ciò che gli utenti stanno cercando. Termini come “scarpe da trekking impermeabili donna” non solo sono più facili da posizionare, ma attirano anche utenti realmente interessati.
Altro problema frequente è la cannibalizzazione delle parole chiave. Quando più pagine dello stesso sito competono per la stessa query, si crea confusione nei motori di ricerca, che non sanno quale pagina promuovere. Una mappa chiara delle keyword evita che due pagine si contendano il medesimo termine, assegnando a ciascuna un obiettivo unico.
Contenuti Non Allineati all’Intento di Ricerca
Non basta scrivere un contenuto eccellente: deve rispondere esattamente all’intento che si cela dietro una ricerca. Gli utenti non cercano semplicemente informazioni; cercano soluzioni, risposte precise o esperienze coinvolgenti.
Se un utente digita “come fare il backup del telefono”, sta cercando una guida pratica, passo dopo passo. Proporre un articolo che si limita a descrivere l’importanza del backup sarebbe fuori contesto e frustrante. La chiave sta nell’analisi del search intent: informativo, commerciale o transazionale.
Per determinare l’intento corretto, l’analisi di pagine già posizionate per quella parola chiave offre preziose indicazioni. Se i risultati mostrano principalmente listicle (articoli di blog in forma di lista) o guide, è evidente che il contenuto dovrà seguire lo stesso formato. Essere in sintonia con ciò che gli utenti cercano è il primo passo per guadagnare la loro fiducia – e il loro clic.
Contenuti di Scarsa Qualità o Duplicati
Nell’era dell’abbondanza digitale, la qualità vince sulla quantità. I motori di ricerca premiano i contenuti che non solo informano, ma ispirano fiducia. Per raggiungere questo obiettivo, Google valuta criteri come l’esperienza, la competenza, l’autorevolezza e l’affidabilità, riassunti nell’acronimo E-E-A-T.
Un contenuto scarso o generico, anche se lungo, difficilmente conquisterà le prime posizioni. È fondamentale dimostrare padronanza dell’argomento, citando fonti autorevoli, collaborando con esperti e, ove possibile, offrendo prospettive uniche o esperienze personali.
Un altro errore comune è la duplicazione dei contenuti. Non solo danneggia l’esperienza utente, ma rischia di confondere Google su quale versione indicizzare. Utilizzare tag canonical per segnalare la pagina originale può risolvere il problema, ma la priorità deve essere la creazione di contenuti autentici e originali.
Meta-Dati Sotto-Ottimizzati
I meta-dati sono spesso sottovalutati, ma rappresentano la prima impressione che gli utenti hanno di un sito nei risultati di ricerca. Titoli noiosi o descrizioni generiche possono scoraggiare il clic, anche se il contenuto è eccellente.
Un meta-titolo efficace dovrebbe includere la parola chiave principale e stimolare curiosità o urgenza. Per esempio, anziché un generico “Consigli SEO per principianti”, un titolo come “7 Tecniche SEO Essenziali per Raddoppiare il Traffico nel 2024” cattura immediatamente l’attenzione.
Le meta-descrizioni, sebbene non influiscano direttamente sul ranking, giocano un ruolo chiave nel migliorare il CTR (Click Through Rate). Devono essere concise, persuasive e, soprattutto, rispecchiare ciò che l’utente troverà nella pagina.
Mancanza di Ottimizzazione per Dispositivi Mobili
Con oltre il 60% del traffico web proveniente da dispositivi mobili, ignorare l’ottimizzazione mobile è un errore imperdonabile. La velocità di caricamento e la facilità di navigazione su smartphone sono fattori decisivi per la user experience e, di conseguenza, per il ranking.
Strumenti come Google PageSpeed Insights forniscono indicazioni preziose su come migliorare le prestazioni. Adottare un design responsivo che si adatti a qualsiasi schermo è ormai un requisito imprescindibile. Inoltre, ridurre le dimensioni delle immagini e minimizzare i file CSS e JavaScript contribuisce a tempi di caricamento più rapidi.
Immagini Non Ottimizzate per SEO
Le immagini non sono solo elementi decorativi: rappresentano un’opportunità di posizionamento, sia attraverso i risultati di Google Images sia tramite una migliore esperienza utente. Tuttavia, l’assenza di alt text descrittivi è un errore comune. L’alt text non solo aiuta i motori di ricerca a interpretare l’immagine, ma migliora anche l’accessibilità per gli utenti ipovedenti.
Un’immagine ottimizzata dovrebbe avere un nome file descrittivo, alt text rilevante e dimensioni ridotte per non rallentare il sito. Strumenti come TinyPNG o Squoosh o Iloveimg sono ottimi per comprimere le immagini senza perdere qualità.
Mancanza di Collegamenti Interni Strategici
I collegamenti interni sono il filo che collega i contenuti di un sito, aiutando Google a comprendere la gerarchia e l’importanza delle pagine. Non sfruttarli significa perdere un’opportunità di migliorare la “crawlabilità“(navigabilità di un sito) e distribuire autorità alle pagine meno visibili.
Un’ottima strategia di linking prevede l’uso di anchor text descrittivi e il collegamento a pagine pertinenti, preferibilmente con keyword target. Rivedere periodicamente i contenuti per aggiungere nuovi link interni è una pratica che migliora sia il ranking sia l’esperienza utente.
Backlink di Bassa Qualità
I backlink rimangono uno dei principali fattori di ranking, ma non tutti i link sono uguali. Link provenienti da siti di bassa qualità o ottenuti tramite tecniche black hat (tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca che violano deliberatamente le linee guida stabilite dai motori di ricerca stessi), come l’acquisto di questi link, possono danneggiare gravemente la reputazione di un sito.
Investire in strategie white hat, come la creazione di contenuti di valore o collaborazioni con altri siti autorevoli, garantisce risultati apprezzabili. Monitorare regolarmente il profilo dei backlink aiuta a identificare e cancellare eventuali link tossici.
Trascurare le Conversioni sul Sito
SEO e CRO (Conversion Rate Optimization) devono andare di pari passo. Un sito ben posizionato ma incapace di convertire i visitatori in clienti è uno spreco di risorse. Call-to-action convincenti, moduli di contatto visibili e offerte personalizzate sono elementi che incentivano l’azione.
A/B testing su elementi chiave come pulsanti, titoli e layout consente di massimizzare le conversioni e migliorare l’efficacia complessiva della strategia.
Problemi Tecnici SEO
La SEO tecnica è spesso trascurata, ma costituisce le fondamenta su cui costruire il successo di un sito. Problemi come URL non descrittivi, file robots.txt mal configurati o Core Web Vitals insufficienti possono ostacolare il posizionamento.
Una struttura di URL coerente e leggibile, un sito facilmente navigabile e ottimizzazioni per migliorare l’interattività e la stabilità visiva sono essenziali per evitare penalizzazioni.
Trattare la SEO come un Evento Unico
La SEO non è una strategia “set it and forget it“(una volta è per sempre). È un processo continuo che richiede monitoraggio e adattamenti costanti. Algoritmi, tendenze di ricerca e aspettative degli utenti cambiano continuamente; una strategia di revisione mensile consente di mantenere il sito competitivo.
Conclusione
Gli errori SEO descritti non sono insormontabili. Affrontarli con metodo e attenzione ai dettagli permette di costruire una strategia solida e capace di resistere nel tempo. La SEO non è mai solo un risultato, ma un processo in evoluzione che premia la coerenza e la dedizione.
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Scritto da:
Giampiero Lascaro
- Pubblicato il: Dicembre 17, 2024